Ante et post partum, vita plenaria e primato della persona umana fin dal concepimento e prima della nascita: perché concepimento e nascita vengono attribuiti secondo la natura umana alla persona che viene concepita e nasce (S. Tommaso d'Aquino, Summa Th. III, q. 35 art. 4; Giovanni Paolo II, Catechismo della Chiesa Cattolica nel n° 2323 e Benedetto XVI, Compendio. Catechismo della Chiesa Cattolica n° 257: Chi può ricevere il Battesimo?). Porre seriamente la questione del battesimo prima dell'aborto può essere molto utile.
Per la vita plenaria e il primato della persona ante e post partum, seguono tre risposte, la prima a livello educativo, la seconda a livello pastorale e la terza a livello sociale.
Risposta educativa del Dr. Gino Soldera
Presidente dell' Associazione Nazionale di Psicologia nonché di Educazione Prenatale (ANPEP), Psicologo e Presidente del Movimento per la Vita "Dario Casadei" di Conegliano in provincia di Treviso.
* Gino Soldera ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) giovedì 24 aprile 2008 ore 10:00:21, a p. Giacinto Cataldo ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )
Porre seriamente la questione del battesimo prima dell’aborto può essere molto utile.
Reverendissimo Padre,
ho finito ieri sera di leggere il documento che mi ha inviato.
Non le nascondo che all’inizio avevo qualche perplessità sulla questione posta poi fugata dalle sistematiche puntualizzazioni fornite dal testo. Ho compreso che l’approccio che noi abbiamo verso l’uomo è ancora molto parziale e imbevuto da pregiudizi che limitano la possibilità d’azione, in particolare verso la vita nascente: area ancora misteriosa, ma dalla quale emergono dei profondi bisogni di varia natura, che sappiamo avere delle forti ripercussioni verso la vita futura. Questo discorso vale sia per i nascituri abortiti che per gli altri nascituri che proseguiranno normalmente la loro esistenza.
Infatti, la questione del battesimo prima dell’aborto apre una questione più ampia che riguarda la salute spirituale di tutti i bambini nel grembo materno. È certamente molto diverso per il futuro del bambino vivere o non vivere una maternità in grazia e in comunione con Dio, sia per la sua vita futura che per la società.
Senza voler esprimere giudizi in materia, che non mi competono, come studioso quello che mi sento di dire è che porre seriamente la questione del battesimo prima dell’aborto può essere molto utile per aprire un sano dibattito necessario per risvegliare quelle coscienze spesso assopite da una vita vissuta all’insegna del conformismo - consumismo tipico dell’attuale società.
A mio parere la questione posta ha un suo motivo d’essere e sarà certamente fonte di futuri approfondimenti.
Con sincera deferente gratitudine.
Gino Soldera
Risposta pastorale che il 28 Maggio 2011 Papa Francesco da Cardinale, ha scritto sul libro "La Vita".
Risposta Sociale (Marzo/2014) ad opera del Gruppo Laico Intediocesano del sabato sera:
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Per la dignità umana e battesimale di ogni nascituro: Cfr da pag. 77 a 79 del libro "Come una Fonte"; e Cfr il seguente Link il Rosario - con il Battesimo e con il Santo Rosario, Gesù è il Sacramento dell'incontro nostro con Dio. Perché la "Vita buona del Vangelo" e i diritti umani iniziano "non fuori" ma "nel grembo" con il concepimento della persona (Giovanni Paolo II, Catechismo della Chiesa Cattolica nn° 2319 e 2322; Affidamento a Maria Aurora del mondo nuovo: Lettera Enciclica Evangelium Vitae n° 105 sul valore dell'inviolabilità della vita umana).
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Chiunque desideri una copia del Volume "La Vita" può farne richiesta al seguente indirizzo:
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