Il Gruppo Laico Interdiocesano del Sabato Sera (GLISS)

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri

Preparazione alla ”speciale” Via Crucis

Stampa
Sant’Anastasia Venerdì, 20 febbraio 2009 alle 18: Tavola rotonda di Gruppo per la Preparazione alla ”speciale” Via Crucis 2009 nella Basilica di san Domenico Maggiore a Napoli col seguente o.d.g:

 

1 –    Tra i piccoli, i più piccoli perché salvarli?  . «Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli (…) il Padre vostro celeste  vuole che non  si perda neanche uno solo di questi piccoli» (1). I condannati di aborto che tra i piccoli sono i più piccoli e i più bisognosi di aiuto, non rientrano forse nella categoria biblica dei piccoli di cui parla Gesù nel vangelo di Matteo? «Il Figlio dell’uomo (2), venuto a cercare e salvare ciò che era perduto», è venuto anche per i condannati di aborto? Le disposizioni canoniche adottate dalla Chiesa per i casi di imminente pericolo di morte, possono valere (e per la stessa  certezza di morte sicura, a maggior ragione?!?) anche per i feti viventi condannati di aborto? Il grembo materno in caso di necessità può diventare anche “sacrario” di salvezza battesimale? Il feto in tal caso, è “capace” di essere battezzato? In che modo?

Il problema del battesimo ai condannati di aborto data la particolare propagazione planetaria delle pratiche abortive, acquista soprattutto oggi un carattere di particolare rilevanza ed urgenza. La Chiesa peraltro crede e insegna che Cristo è morto ed è risorto per la salvezza di tutti – e quindi è morto ed è risorto anche per i feti abortivi viventi; per i quali è prevista l’urgenza canonica del Battesimo sacramento (3).  Per le riflessioni che seguiranno nell’ambito della dottrina teologica della conoscenza, prendiamo perciò a guida e fondamento, lo stesso  Magistero della Chiesa e della Bibbia; con particolare riferimento ai primi due misteri Annunciazione e Visitazione del Rosario di Maria,  «compendio di tutto quanto il Vangelo» (4); perché «dal Vangelo trae i misteri», «al Vangelo si ispira», «del  Vangelo ripropone il mistero fondamentale che è l’Incarnazione del Verbo» (5).

2-“I diritti dei deboli non sono diritti deboli”, alla luce della beata Vergine  Maria e dei primi due misteri del Rosario, Annunciazione e Visitazione. La mediazione di Maria e le verità di fede contenute in ciascuno dei due misteri dell’Annunciazione e della Visitazione sono essenziali per le “scelte” anche etiche  della Chiesa e di ogni cristiano: a- Annunciazione (unità e trinità di Dio, Incarnazione e passione di nostro Signore Gesù Cristo, come   da Dei Verbum, Lumen gentium, Sacrosanctum concilium); b – Visitazione (servizio e missione salvifica universale come da Apostolicam actuositatem, Gaudium et spes, Dignitatis humanae, Ad gentes). Nel contesto lucano (6), il brano dell’Annunciazione (7),  presenta uno schema molto simile a quello di altri due brani vicini,  cioè l’annuncio a Zaccaria (8) e  l’annuncio ai pastori (9). In tutti  e tre i casi si tratta di messaggi dal cielo,  gli unici raccontati da  Luca nelle sezione dell’infanzia (10): la «Madre del Redentore» - per la Chiesa in cammino - «ha un preciso posto nel piano della salvezza» (11). Perché, “secondo il piano di Dio e a motivo del mistero di Cristo e della Chiesa,  la  Madre «ha partecipato intimamente alla storia della salvezza» (12); e perché è stata attivamente presente, in modo mirabile, ai misteri di Cristo”: come prima evangelizzata per un evento che doveva iniziarle nel grembo (Lc 1, 26-38) e come prima evangelizzatrice (Lc 1, 39-56) per il futuro missionario di un figlio ancora  al sesto mese nel grembo di sua madre Elisabetta  (13). Inoltre a livello antropologico, la Chiesa da sempre, è dalla parte dell’uomo; perché soltanto nel mistero del Verbo incarnato (14), è possibile intendere il mistero e l’altissima vocazione dell’uomo, già immagine di Dio fin dal suo concepimento: «fin da prima della sua nascita, il bambino è una persona umana».  Pertanto «ciò che vale per il bambino già nato, vale anche per il bambino che deve nascere» (15).

 

NOTE: Battezzare i condannati d’aborto

 1 - Mt 18,10.14; 19,14;  2 - Lc 19,10;  3 - cfr canone 746 del vecchio Codice e canone 871 del nuovo Codice di Diritto Canonico; 4 - Paolo VI,  Esortazione Apostolica Marialis cultus, 42;  5 - id., Marialis cultus, 44; 6 - Lc 1,5-2,52;  7 - Lc 1, 26-38; 8 – Lc 1,5-25; 9 – Lc 2,8-18;  10 - Lc 1,5-2,52; cfr Giuseppe Danieli, L’Annunciazione a Maria, in: “Corso completo di studi biblici, vol 6\ Il Messaggio della Salvezza, Matteo, Marco e Opera lucana”,  Elle Di Ci, Leumann – Torino,  1984, 4^ ed., p. 310;  11 - Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater sulla beata Vergine Maria nella vita della Chiesa in cammino, 25 marzo 1987, n.1;  12 - Conc. Vat.II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen gentium, n. 65; 13 - cfr. Premesse, n.5 in: Messe della beata Vergine Maria – raccolta edita in coincidenza dell’Anno Mariano, indetto dal Papa Giovanni Paolo II nella prospettiva del bi-millenario della nascita del Signore, Redemptoris Mater, 25 marzo 1987;  14 - Gaudium et spes 22;  15 –  Geroges Cottier,  Problemi etici posti dall’aborto,  in “Scritti di etica”, Ed. Piemme, Casale Monferrato (AL), 1994, p. 223.

 

La Sacra Bibbia

Visualizzare un brano

Brano da visualizzare:
      

Versione/i da visualizzare:

Aiuto per visualizzare un brano della Bibbia

Ricercare un'espressione

Parola o frase da ricercare:
      

Versione da ricercare:

Brano in cui ricercare:
      

Aiuto per ricercare un'espressione della Bibbia

Un servizio di La Bibbia.


 1 visitatore online

Il Vangelo del Giorno

Liturgie delle Ore

Il Santo del Giorno