Il Gruppo Laico Interdiocesano del Sabato Sera (GLISS)

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Coroncina della Divina Misericordia per le gestanti e i nascituri...

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Una Coroncina della Divina Misericordia pure per le gestanti e i nascituri che, se abortivi, sono condannati nell’anima e nel corpo.

In base all’autorità (Mt 16,19) e alla missione (Gv 20,21; Mt 28,19) avute, la Chiesa, secondo il piano divino (Ef 1, 3-22),  è “dovunque e sempre” prolungamento della misericordia di Gesù, che, con la vittoria sul peccato “ante et post partum”, ci ha dato beni migliori (CCC 420), e, in particolare, la Chiesa è  presenza misericordiosa verso ogni madre finanche vincolata «latae sententiae» (Can. 1398); perché, in caso di morte, per il bene del figlio battezzando che vive in grembo, «il divieto è sospeso» (Can. 1335) e, in mancanza del Battesimo d’acqua,  subentra, per volere della Chiesa (CCC, 1257-1258),  “il desiderio del Battesimo” che, in tal caso di urgenza, se formulato per il bimbo abortivo, porta, “ante et post partum”, i frutti del  Battesimo, anche senza essere sacramento: dando  così alla madre, contro ogni depressione ossessiva e mortale, la possibilità  che, riconciliata con Dio, un giorno riabbraccerà il figlio abortito, nel regno della vita che non muore (At 10, 2-48; 16,31-33;  16, 15;18, 8; 1Cor 1, 16; 15, 29). In nessun luogo è scritto che, finché nel grembo materno, il nascituro è escluso dal mandato battesimale (Mt 28,19).  Anzi, essendo persona fin dal concepimento  (Dignitas personae, n. 1; Bolla Ineffabilis Deus, sull’Immacolata), egli, “ante partum” e fin dal concepimento  «come ogni altra persona non ancora battezzata»,  «è capace di ricevere il Battesimo» (Compendio CCC, n. 257).  Pertanto, fin dal grembo materno,  «deve essere difeso nella sua   integrità, come ogni altro essere umano» (CCC n. 2323; Can. 871).   Gesù,  che è unico Salvatore del genere umano (Dominus Iesus),  era appena un nascituro di pochi  (cinque o sei) giorni (Lc 1,38; Gv 1, 14),  quando santificò in fretta, “festinanter”,  il piccolo Giovanni Battista, che era nascituro da sei mesi nel grembo materno di Elisabetta, gestante in difficoltà per la sua età avanzata (Lc 1, 44-45). Ogni bimbo non battezzato è u n “figlio mancato” non solo per la famiglia umana ma pure per la Chiesa e per il Padre celeste. Tanto che, prima di istituire il Battesimo come “via ordinaria” di salvezza (Gv 3, 4-5; Mt 28,19), Gesù  stesso ai suoi discepoli disse: «guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli; il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli» (Mt 18,10.14; cfr Mt 19, 14; Mc 10, 14; Lc 18, 16; CCC 1257). Pertanto  la coroncina della «Divina Misericordia», unita agli aiuti concreti dello Stato e della Chiesa, sarà di conforto alle gestanti in difficoltà evitando a sé e ai nascituri - specie se abortivi che tra i più piccoli sono i più indifesi e i più bisognosi di misericordia -, di essere condannati due volte, nella vita fisica con l’aborto e nella vita dell’anima con il mancato battesimo. Per la vita buona del Vangelo, i diritti umani infatti iniziano non “fuori” ma “nel grembo” con il concepimento della persona “voluta per se stessa ad immagine del Dio vivente” (CCC  2319). Del resto nella sua misericordia e a compimento del suo disegno di salvezza (Isaia 7, 14: Mt 1, 23), «Jahvé stesso» attraverso il suo angelo (Mt 1,20-21), venne in aiuto della gestante Maria e del nascituro Gesù perché venissero accolti da Giuseppe (Mt 1, 24) e non abbandonati (Mt 1, 19).

 

 

 

Con il tuo «Sì» al progetto eterno del Creatore (Ef 1, 3-6 . 11 - 12; Lc 1, 28), la nostra carne, nel tuo grembo, è stata unita alla carne di Gesù, la nostra natura umana si è unita alla natura divina di Gesù e la nostra persona alla persona divina di Gesù: dal concepimento a morte naturale governaci, proteggici e cammina con noi.

 
 
Coroncina della «Divina Misericordia» per gestanti e nascituri in difficoltà. 

(In principio):     Pater, Ave, Credo. 

* Sui grani dei Padre Nostro si recitano le parole seguenti: 

“Eterno Padre, (anche per le gestanti in difficoltà e i nascituri battezzandi specie se abortivi) io ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria Aurora del mondo nuovo, stella dell'evangelizzazione, Corredentrice nostra e Madre della Chiesa,  il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”

* Sui grani dell’Ave Maria si recitano le parole seguenti: 

“Per la Sua dolorosa Passione abbi misericordia (delle gestanti  in difficoltà e dei nascituri battezzandi specie se abortivi e abbi misericordia) di noi e del mondo intero”

* Alla fine si dice per tre volte: 

“Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà (delle gestanti in difficoltà e dei nascituri battezzandi specie se abortivi e abbi misericordia) di noi e del mondo intero”

* E per finire: 

“O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù  (unito al sangue sgorgato dal volto ferito di Maria dell’Arco e dell’Annunciazione) come sorgente di misericordia (pure per le madri gestanti,   i nascituri battezzandi e) per noi: confido in Te”.

 

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